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Curcuma, zenzero e… i segreti delle spezie

In collaborazione con la Dott.ssa Giorgia Natalini Biologo Nutrizionista, Roma

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Cosa sono le spezie


È un’atmosfera magica quella che avvolge il mondo delle spezie. I profumi e i sapori di queste essenze trasformano i piatti più semplici in un veicolo capace di condurre la nostra fantasia in luoghi esotici e lontani, tra bazar colorati e suoni orientali. Le spezie sono di norma le sostanze ricavate da alcune varietà di piante aromatiche, provenienti per lo più da paesi tropicali. Di queste si utilizzano parti diverse secondo il tipo di spezia che si desidera ottenere: la corteccia (per la cannella), le radici (per lo zenzero), i boccioli floreali (per i chiodi di garofano), gli stimmi (per lo zafferano), i semi (per sesamo, senape e pepe), i frutti (per il pimento e la paprika).

Le caratteristiche delle spezie

Le spezie ebbero origine in India, Indonesia ed altre zone dell’Asia meridionale. I moderni ricercatori nel campo della medicina e della nutrizione stanno scoprendo un inimmaginabile capitale di salute. Contengono un’elevata quantità di fitonutrienti, ossia composti vegetali che donano salute in quanto possiedono proprietà antinfiammatorie. La maggior parte di essi sono potenti antiossidanti in grado di controllare e inibire le specie reattive dell’ossigeno (ROS) i cosiddetti “radicali liberi”, che possono danneggiare le cellule e favorire malattie e invecchiamento.

Molte spezie rappresentano armi potenti contro i microbi, limitano il rilascio di istamina, ossia sostanza biochimica che scatena i sintomi allergici, rafforzando il sistema immunitario, regolano i livelli di glicemia e insulina, calmano i nervi alleviando ansia e dolore, stimolano il metabolismo bruciando calorie e infine rilassano la muscolatura del tratto digerente alleviando, così, disturbi intestinali.
I fitonutrienti contenuti nelle spezie sono:

  • la curcumina con proprietà antitumorali e la sua unica fonte è la curcuma;
  • il gingerolo con proprietà antinausea presente nello zenzero;
  • Il timochinone è un potente immunostimolatore e si trova soltanto nel sesamo nero;
  • la piperina, il composto che fa starnutire quando si mangia del pepe nero, protegge le cellule cerebrali;
  • l’eugenolo che conferisce ai chiodi di garofano il caratteristico aroma, è un potente antidolorifico naturale;
  • la capsaicina reperibile soltanto nel peperoncino, può contribuire ad alleviare i sintomi dell’artrite e della psoriasi,
  • l’acido idrossicitrico abbonda nella spezia indiana nota come kokum ed è un potente inibitore dell’appetito. Non a caso figura già tra i principali ingredienti in numerosi presidi formulati per perdere peso;
  • la diosgenina presente nel fieno greco, può ridurre le infiammazioni e uccidere le cellule tumorali;
  • l’anetolo, presente sia nell’anice che nel finocchio, contribuisce a rilassare i crampi mestruali ed è in grado di calmare le coliche infantili.

Proprietà benefiche e curative

Entrando più nel dettaglio, se si prendono in considerazione alcune spezie, le più utilizzate anche in cucina (ad esempio curcuma e zenzero), è possibile scoprire particolari che fino ad oggi nessuno aveva mai valutato.

La curcuma – è una spezia di origine indiana ed è ricavata da una pianta caratterizzata da lunghe foglie ovoidali, il nome deriva da un’espressione indo-persiana Kour Koum. L’India è oggi il maggior produttore mondiale della curcuma che è anche uno degli ingredienti principali utilizzati in cucina e nelle preparazioni tipiche del Subcontinente. Una delle componenti principali della curcuma è la curcumina, insieme al potassio, alla vitamina C e all’amido. Le proprietà benefiche della curcuma aiutano nel trattamento di disturbi intestinali come il meteorismo, il colon irritabile e la dispepsia intestinale. La curcuma aiuta anche a combattere il diabete di tipo 2, altra malattia molto diffusa in Occidente ed il morbo di Alzheimer, per cui le proprietà antiossidanti e gli effetti benefici della curcumina contribuiscono a combattere ed a rallentare l’azione neurodegenerativa. Regolarizza, in ultimo, la circolazione sanguigna e l’apparato digerente, inoltre accelera il sistema immunitario favorendo lo sviluppo della proteina chiamata CAMP (cathelicidin antimicrobial peptide). Secondo uno studio condotto dagli psicologi della The City University di New York, la curcumina potrebbe, infine, essere utilizzata per il trattamento di alcuni disturbi quali ansia e depressione.

Lo zenzero – è una pianta molto conosciuta anche in occidente. Il suo arrivo in Europa è in epoca Romana, dove si afferma da subito per il suo aroma caratteristico e il sapore piccante. All’interno della sua radice si possono trovare, oltre all’olio essenziale, la gingerina, lo zingerone, resine e mucillagini. In ambito alimentare come in quello curativo è la radice di zenzero a essere utilizzata, sia fresca che in polvere.
Arrivato nel nostro Paese grazie ai Persiani, viene impiegato già dai Romani per le sue capacità digestive. La sua radice favorisce la digestione in particolare di proteine e carboidrati, oltre a contribuire alla riduzione dei gas intestinali. Utile rimedio naturale contro la dispepsia, digestione lenta e difficoltosa accompagnata da dolori addominali, questa pianta vanta anche proprietà carminative contro flatulenza e meteorismo. Sempre per quanto riguarda l’intestino, lo Zingiber officinalis contribuisce a riequilibrare la flora batterica e la sua azione contrasta gli effetti di colite, diarrea e stitichezza.
Molto importante si rivela lo zenzero, secondo la medicina popolare tradizionale, per chi soffre di ulcere e gastriti. Alla sua azione benefica nei confronti della circolazione sanguigna, le sostanze in esso contenute si dimostrerebbero valide anche per quanto riguarda l’attività antinfiammatoria.

FOCUS

La curcuma

E' chiamata spesso zafferano delle Indie, soprattutto perché la traduzione del termine indiano Kour Koum è proprio Zafferano, è inoltre utilizzata, per via del suo colore giallo ocra intenso, come colorante alimentare (identificato con il codice E100) per yogurt, formaggi, mostarda e brodi pronti. La curcuma può essere assunta in quantità eccessive che potrebbero portare l’organismo a rigettarne la parte eccedente, è possibile limitare il sovradosaggio abbinandola al tè verde o al pepe nero, alimenti che incentivano l’assorbimento della curcumina da parte dell’organismo. Infine per limitare la perdita di aroma è consigliabile conservare la curcuma in polvere in barattoli di vetro, non trasparenti, sigillati ermeticamente e conservati al riparo dalla luce solare

Lo zenzero

Molto utilizzato in cucina, è impiegato anche per realizzare una bevanda molto nota, il ginger. I maggiori produttori mondiali di questa pianta sono Cina e India, che ne fanno ampio uso sia nella cucina che nell’ambito della medicina tradizionale. Ne esistono in commercio tre possibili varianti: la rossa o Beni shoga, la nera o Black Ginger (prodotta principalmente in Cina e Sierra Leone) e la bianca o White Ginger (un tipo di zenzero decorticato prodotto in Giamaica). Esiste un modo per avere sempre una radice di zenzero fresca in casa, ecco come fare: - prendere una radice di zenzero acquistata in un negozio; - tagliare un pezzo lungo almeno 5 centimetri; - metterla in un vaso di terra sabbiosa (come quella utilizzata per le piante grasse); - innaffiarla di tanto in tanto mantenendola sempre leggermente umida. - La radice comincerà a crescere nel giro di 4/5 settimane. Quando si avrà bisogno di zenzero, si dovrà scavare per raggiungere la radice e prelevarne una piccola porzione. La radice continuerà a crescere.