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Probiotici e Prebiotici: come mantenere la flora batterica intestinale

Con la collaborazione della Dr.ssa Sara Furlan, Biologo Nutrizionista – Bologna

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Prima di parlare di pre e probiotici e della loro importanza per la salute e il benessere, ecco una “piccola” cifra: 1,5 kg. Non si tratta di patate, bensì di batteri.
Questa è la quantità approssimativa di microorganismi che convivono in un uomo/donna sani. Li troviamo sulla nostra cute, nel tratto genito-urinario e in quello digestivo, solo per farne alcuni esempi. E’ sicuramente in quest’ultimo che se ne ha la maggior concentrazione: il numero di batteri aumenta dallo stomaco scendendo verso l’intestino, basti pensare che nel colon, per ogni nostra cellula, ce ne sono circa 1000 batteriche. Un meraviglioso equilibrio che tutti noi dovremmo preservare.

Il microbiota intestinale

E’ sempre al centro di numerosissimi e continui studi per il fondamentale ruolo che riveste in molteplici funzioni. Fra queste:

  • la stimolazione del sistema immunitario;
  • l’effetto barriera;
  • l’omeostasi intestinale;
    la funzione metabolica

Sembrerebbe addirittura implicato nella detossificazione da farmaci.
Un microbiota sano è, perciò, indispensabile per mantenere una buona salute, a partire dalla difese dai patogeni esterni, per finire con l’adeguato assorbimento dei nutrienti e alla produzione di energia.
Che ruolo abbiamo noi nel mantenimento di questo equilibrio? Facile! Basti pensare.. di cosa si “nutrono” alcuni di questi microorganismi? Di fibra, o meglio di alcuni tipi di fibra.

Fibra alimentare e Pre-biotici

La fibra vegetale è quella parte degli alimenti vegetali non attaccabile dagli enzimi digestivi e quindi non digeribile e priva di valore energetico.
Oltre all’aumento del senso di sazietà e al miglioramento della funzionalità intestinale e dei disturbi ad essa associati, uno fra tutti la stipsi, l’introduzione di fibra con gli alimenti è stata messa in relazione alla riduzione del rischio di malattie cronico-degenerative. In particolare, esistono evidenze scientifiche che correlano il minor tempo di transito dei residui fecali con una diminuzione dell’incidenza dei tumori al colon e delle malattie cardiovascolari.

La fibra è anche in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri introdotti col pasto, riducendo così il picco iperglicemico che si verifica nel periodo postprandiale. Un fattore non nutrizionale in grado perciò di svolgere azioni protettive importanti per il mantenimento della salute.
Dal punto di vista chimico distinguiamo una fibra insolubile ed una solubile, sebbene l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) abbia proposto l’abbandono di questa distinzione, definendola non determinante. La maggior parte dei vegetali contiene, in diversa proporzione, sia una che l’altra.

Notevole interesse per il mantenimento di un microbiota in salute è sollevato dall’attività della fibra solubile. Questa, infatti, interagisce con il contenuto del lume intestinale ed è il principale substrato per alcuni dei nostri batteri “buoni”. Ed eccone, quindi, le proprietà prebiotiche.

Un prebiotico

Può essere considerato un ingrediente alimentare non digeribile in grado di influenzare positivamente e selettivamente la crescita e l’attività di alcuni gruppi microbici utili per il nostro benessere.
Da qui l’importanza di assumere prebiotici con la dieta. I prebiotici si trovano in determinati alimenti come:
cereali integrali;

  • legumi,
  • ortaggi (come asparagi, cicoria, cipolla e aglio;
  • banane;
  • miele

E’ importante, però, precisare che non tutte le fibre sono prebiotiche.
In commercio esistono molti prodotti con azione prebiotica associati a probiotici, i cosiddetti simbiotici e altri che sfruttano principalmente la capacità di miglioramento del transito intestinale (ad esempio prodotti a base di Psyllium).

FOCUS

Prebiotici vs Probiotici

“Probiotico” è una parola che deriva da greco: “pro” (a favore di) e “bios” (vita) ed è utilizzata per indicare tutti quei microrganismi in grado di esercitare effetti benefici nell’organismo umano, supportandone la salute e il benessere. I probiotici sono batteri “buoni”, in grado di resistere all’azione dei succhi gastrici e raggiungere l’intestino, colonizzandolo. Possono aderire alle cellule epiteliali e contrastare la proliferazione e l’adesione di alcuni germi patogeni. Da svariati anni i probiotici sono oggetto di sempre nuove ricerche, mostrando un crescente potenziale in termini di salute. Perché manifestino le loro proprietà i probiotici devono: - essere sicuri (non causare malattie); - far parte dei ceppi che normalmente - colonizzano il nostro intestino; - arrivare “vivi” e attivi nell’intestino. Seppur non esistano attualmente claim specifici approvati dall’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) per prodotti a base di probiotici, innumerevoli sono le evidenze scientifiche a favore di queste sostanze. Numerosi studi hanno indicato come i probiotici accorcino la durata di alcuni tipi di diarrea (diarrea del viaggiatore, da rotavirus, da antibiotici) in adulti e bambini. I probiotici sembrano, inoltre, giocare un certo ruolo nella diminuzione dei livelli di colesterolo nel sangue e nel miglioramento della sintomatologia allergica. Risulterebbero, inoltre, di aiuto nelle diverticolosi, sindrome del colon irritabile (IBS), infezioni genito-urinarie ed eradicazione di Helicobacter pylori. Anche alterazioni del transito dovute a stress possono trarre beneficio dall’assunzione di probiotici. In caso di stress quindi, di difese abbassate, di situazioni di disbiosi intestinale, di terapia antibiotica, di dermatite atopica del bambino o anche solo per promuovere e mantenere sano il nostro micriobiota intestinale, potrebbe essere utile per adulti e bambini assumere ciclicamente prodotti a base di probiotici durante l’anno, suggeriti dal medico, farmacista e nutrizionista, a seconda della particolare necessità. Un ceppo non vale l’altro! Prima di scegliere un prodotto di questo tipo è sempre buona norma conoscerne la composizione in termini di ceppi batterici, concentrazione e modalità di conservazione. Va infine precisato come i probiotici aggiunti agli alimenti o sotto forma di integratore alimentare, non vadano confusi con i fermenti lattici o batteri presenti nello yogurt, kefir e altri alimenti fermentati, seppure con importanti funzioni, in quanto trattasi in questo ultimo caso di ceppi vivi, ma non vitali cioè senza capacità di riprodursi nel nostro intestino. Ricordiamo di volerci sempre bene! Uno dei modi migliori per farlo resta la nostra alimentazione: una dieta varia, ricca di alimenti di origine vegetale, prestando particolare attenzione alla stagionalità e alla qualità resta sempre una chiave di volta per la prevenzione da malattie metaboliche, cardiovascolari e degenerative.